Capovolto, sconosciuto, complicato e divergente

Il vero volto di questa nostra esistenza materiale dove tutto ed il suo contrario si scontrano e si abbracciano.

di Graziano Casara


Tutto ciò che è stato “scoperto”, tutte le teorie e leggi fisiche, concettuali e logiche matematiche è così effimero e contraddittorio che potremo buttare ogni cosa nel pattume, perché la verità che emerge, non solo dagli studi sulle immagini sconvolgenti del telescopio James Webb, ma anche da evidenze quantistiche che emergono negli studi sulle vibrazioni del cosmo, inducono a pensare che ciò che ci è stato insegnato è una colossale panzana. Siamo difronte ad una delle scoperte che fa di noi solo una marginale ed insignificante razza insettivora di esseri idioti ( basterebbe osservarne il comportamento da distaccati osservatori ndr. ) che si sono consegnati volontariamente nelle mani dei vari boiardi di una corte tanto vasta quanto di numero ( unitario ovviamente ) così risibile tanto da vedere una marea sconfinata di corpi all’ammasso arrendersi ad una decina di simili armati di bastone ( leggasi manifestanti e forze dell’ordine ). Mi scuserete lo sfogo ma qui entra davvero ciò che chiamo ” Il peso degli imbecilli “, ovvero che il peso atomico specifico di pochi supera di molto lo stesso peso che viene espresso da una moltitudine incredibile di corpi la cui utilità potrebbe essere quella dell’humus per le piante. Noi, inseriti in una bolla energetica la cui struttura è totalmente sconosciuta, siamo ” stimolati ” da questa forza che usa luce di varia struttura la cui potenza varia a seconda di ciò che questi “esseri” la cui natura è ambigua e ogniscente, vogliono imporre. Come sarebbe imporre? Domanda logica ma è bene partire da una base concettuale comprensibile. Dunque, le domande basiche di ” chi siamo “, da “dove veniamo” e “dove stiamo andando” non hanno più alcun senso. Chi siamo? Piccoli ammassi di atomi manipolati costantemente dalla volontà celeste o di natura maligna ma qui è bene iniziare a dare senso al tutto. Bene e male si confondono a seconda da che parte si vede la cosa. Noi siamo bene? E chi lo stabilisce? Noi danneggiamo qualcuno per il nostro bene? Se si, per il danneggiato sarà male, quindi ogni struttura mentale deve essere analizzata da più punti di vista possibili. Questo minestrone di concetti è per far comprendere ciò che siamo noi dal NOSTRO punto di vista ma siamo davvero certi che noi siamo? Oppure ciò che crediamo di essere altro non è che un eco lontano di riminiscenze che rimbalzano di dimensioni in dimensioni creando volutamente ambienti e soggetti ad uopo per impedire che la nostra inutile mente esploda in mille contraddizioni impossibili da spiegare? Peggio sarebbe se queste ” rivelazioni ” si mostrassero a menti deboli e del tutto impreparate da comprenderne anche solo una piccola e sfocata parte. Ora, ma non da ora, ci si sta accorgendo di “presenze” nel nostro sistema i cui oggetti hanno dimensioni due, tre volte il nostro pianeta ed è qui che tutto ciò che noi crediamo di sapere va a farsi benedire. L’Uomo sulla luna? Ma lasciamo perdere le balle di strutture terrene volte solo a raccontare favole di esseri così colmi di verità dogmatiche da diventare marionette ridicole di questo risibile potere idiota che si mostra SOLO attraverso simboli divenuti oramai vignette satiriche nelle mani di bambini che ci giocano ignari della loro postulenza e pestilenza. Gli studi iniziati da ricercatori eretici questo stanno dimostrando, ovvero che la nostra casa è un enorme circo delle pulci ( noi ) che crede di vedere la pulce equilibrista, quella al trapezio, la pulce clown etc etc solo perché qualcuno crede di aver visto….visto cosa? Prendo me come esempio: Io sono…ma cosa sono? No, non è la bellissima poesia di John Clarè ma una domanda che credo ci siamo fatti tutti quanti, ma è sorprendente scoprire che le risposte sono così varie e senza vere prove evidenti, che ciò che ne esce è il nulla, uno zero con il vuoto ( pneumatico ) dentro. Siamo soltanto attimi di energia che tentano di strutturarsi scontrandosi con sfumature di neutrini carichi di altra luce sfumata o apparentemente assente. Il Piccolo, il grande, il lontano etc etc, sono banali masturbazioni mentali. Non esistono se non come inganno nella nostra mente come il presente o il passato o anche il misterioso futuro. None…lo vogliamo capire? Sono inganni che una mente minima(mente) addestrata, strutturata ed incanalata al credo, pensa di comprenderne i segreti. Perché mai si dovrebbe teorizzare l’esistenza nell’universo di un ordine implicito (implicate order), che non siamo in grado di percepire, e di un ordine esplicito (explicate order), che percepiamo come risultato dell’interpretazione che il nostro cervello dà alle onde (o pattern) di interferenza che compongono l’universo? Sarebbe il primo passo per ammettere che noi siamo vibrazioni malgrado la nostra struttura materiale. David Bohm paragona l’ordine implicito a un ologramma, la cui struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte: il principio di località risulterebbe perciò falso. Poiché Bohm riteneva che l’universo fosse un sistema dinamico in continuo movimento, mentre il termine ologramma solitamente si riferisce a un’immagine statica, Bohm preferiva descrivere l’universo utilizzando il termine, da lui creato, di Olomovimento. Immagino che molti di voi staranno cercando su wikipedia il significato di Olomovimento, ma si è trovata la dicitura di ” pagina inesistente “. Non disperate, vi lascio dei link per comprendere la strutture di questa affascinante teoria.


https://www.isoladiavalon.eu/olomovimento/ https://www.istitutodibioquantica.it/post/la-visione-bioquantica-dell-universo-olografico https://riequilibrioposturalequantico.it/interpretazione-realta-olomovimento/


In conclusione, ci troviamo a sbattere il muso su un muro che noi abbiamo eretto con la presunzione di poter comprendere le leggi che regolano i vari aspetti di una matrix che viene gestita dal demiurgo o lo vogliamo chiamare oracolo?


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