Chi siamo veramente?

di Valerie Green Solas

Il vizio tutto umano di credersi infinito e immortale rende la vostra razza ridicola e pericolosa. E’ piuttosto svilente constatare l’ottusità ed il vuoto pneumatico che è la mente di voi terrestri, tanto chiusa quanto avvezza all’assolutismo senza uno straccio di logica. L’ho detto in tempi non sospetti che certe creature che voi definite aliene perché del tutto dissimili a voi umani, in verità sono i vostri pronipoti tornati da un lontanissimo futuro per tentare in qualche modo di fermare l’abominio dell’olocausto nucleare. Ebbene si, quei grigi che tanto vi spaventano sono il risultato della evoluzione della specie umana che, dopo chissà quante centinaia di migliaia o forse milioni di anni si sono adattanti al pianeta ma sopratutto il genoma che li ha generati che è molto diverso da quello che oggidì vi mostra diversissimi da questi esseri così strani. Se volessimo fare un paragone un po idiota, ebbene oggi l’uomo è molto più simile ad uno scimpanzé che ad un essere superiore con un QI di almeno 200 e oltre, ma è talmente preso dalla sua supponenza da credersi Dio ed anzi, lo esige in virtù del fatto che è l’unico animale di questo pianeta che manipola la materia per creare altro. A parte il fatto che non è affatto così, ci sono animali che sanno usare la materia in modo soddisfacente per i più disparati scopi, per cui questo strano e selvaggio ibrido si crea Dio, lo uccide, ne prende il posto e si fa venerare come tale per poi essere ucciso a sua volta, sostituito da un nuovo ente supremo e la massa rimane lì, del tutto priva di pensiero logico ad ubbidire ai sacerdoti del nuovo padreterno pieno di ira e di cui si deve temere il suo giudizio. Una razza che si crea compartimenti stagni come gli inferi, popolati da creature maligne, demoni, vampiri e mitiche figure rubate all’epos gotico e all’oscuro medioevo.

Ma quale spiritualità o religione può far crescere la consapevolezza di ciò che davvero si è se non si comprende che la vita stessa è quel Dio che molti di voi pregano invano? Vedete fratelli, voi siete stati manipolati coartati addestrati da millenni ad obbedire senza chiedere anche se qualcosa finalmente si sta muovendo. Se riusciste a capire che la morte è un illusione e che ciò che chiamiamo fine vita altro non è che un cambio d’abito e di frequenza, comprendereste anche che ogni vita, sia umana che non, è immortale ed eterna, che vive oltre se stessa e non potrà mai morire se non perché può diventare insana e pericolosa per l’intero multiverso. Noi e voi siamo in un contesto quantico vibrazionale che è praticamente impossibile da spiegare, probabilmente siamo un caso tra i tanti casi, nati per caso e forse per un bisogno del multiverso ma ciò che più conta è che dovremo godere reciprocamente della vita che è emersa dal caso. Voi e noi ora, siamo un grande esperimento casuale la cui finalità sta a noi trovare, e per farlo dobbiamo assecondare ciò che siamo e riuscire a dar senso alla vita. Dio? Padreterno? Fate un po come vi pare fratelli, del resto è giusto che ci sbattiate il muso, perché vedo che non c’è altro modo per farvi comprendere l’impossibile ( per voi ).

Posso solo dirvi che spesso la vita come noi la crediamo, esula da ogni parametro comprensibile e logico. La vita stessa si modifica, per adattarsi ovviamente e succederà, che lo vogliate o meno, che anche la vostra razza, se sopravviverà a se stessa, evolverà, e qui interverrà quello che ho specificato all’inizio ovvero; se la vita lo riterrà opportuno e se l’uomo saprà adattarsi ai cambiamenti. Però fratelli miei, quel che vi chiedo da sorella genetica è: cercate di dar senso al vostro vissuto qui e ora, non lasciate che i dispositivi creati dai vostri aguzzini vi distraggano dalla vostra meta comune. La vita vi osserva, osservatela anche voi, andando nei boschi abbracciando gli alberi, ascoltando in silenzio il vostro cuore. Tutto il resto può attendere.


Valerie Green Solas


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